Circolo Bergman (IT)
BILDERATLAS
15 - 17 novembre ore 20.00
18 novembre 2018 ore 17.00
Cosa c’è in gioco quando mettiamo in circolo una nostra immagine? Con cosa è profondamente connesso questo gesto?
Ogni giorno, nello spazio aperto del Web, vengono postate milioni di foto attraverso le quali le persone tentano di comporre un’immagine della propria identità. Luoghi, ritratti, selfies creano un infinito Atlante del contemporaneo, quasi una versione odierna dell’opera incompiuta Atlante della memoria, composta dallo storico dell’arte Aby Warburg all’inizio del XX secolo. Warburg era convinto che gli archetipi attraversassero la storia incarnandosi nelle immagini e, nelle immagini, cercava quella formula di pathos che gli rivelasse lo spirito profondo che connette il nostro immaginario alle sue origini.
Le tavole del Bilderatlas Mnemosyne assomigliano a una versione analogica di un profilo Instagram, nel quale si cerca una costante che le connetta tra loro: la foto di una ragazzina in un locale traghetta ai nostri giorni l’archetipo della Ninfa; le foto analogiche di un giovane attore cercano di ricomporre l’archetipo dell’Eroe.
Circolo Bergman, partendo dalle immagini personali dei suoi performer, si interroga – come Warburg – sulla presenza degli archetipi nel nostro tempo. Un’azione scenica modulare, divisa in tavole autonome e interdipendenti, che possono essere montate, smontate e ricostruite in spazi teatrali e non, alla ricerca di un Atlante pervasivo in cui lo spettatore possa specchiarsi e moltiplicarsi.
Spettacolo in italiano
concept Paolo Giorgio un progetto di Sarah Chiarcos Paolo Giorgio Marcello Gori regia Paolo Giorgio musica originale Marcello Gori allestimento Circolo Bergman luci Sarah Chiarcos consulenza scenografica Erika Sambiase visual Dario Serio foto di scena Jo Fenz produzione Circolo Bergman testi intimamente condivisi con Sarah Ātman e Alberto Baraghini – primo studio: IT Festival 2017 – secondo studio: Hors, Teatro Litta, 6-8 Ottobre 2017 – terzo studio: Teatro Magro 6 Gennaio 2018
Circolo Bergman è un collettivo composto da: Paolo Giorgio, regista e drammaturgo; Sarah Chiarcos, drammaturga e responsabile degli allestimenti; Marcello Gori, musicista, drammaturgo, responsabile del suono. che si muove fra la creazione di un repertorio di drammaturgia contemporanea e la sperimentazione in area performativa, declinando nuovi formati di scrittura attraverso diversi media, con un particolare interesse per progetti site-specific. Agisce in diversi territori, partendo dallo spettacolo dal vivo per abbracciare percorsi curatoriali, espositivi o editoriali. A seconda della natura specifica di ogni progetto, il collettivo si apre alla collaborazione con altri professionisti (videomaker, curatori, artisti, critici, attori, performer, danzatori), così come con non-professionisti. Ha prodotto gli spettacoli: Werther, o dell’assoluto (2014), La cosa peggiore che possa capitare a un cane (2015), Fondamenta (Teatro Ringhiera, 2015), Calcografia (2016), Macinante (commissione del Festival Pergine Spettacolo Aperto, 2016), Pergine, via San Pietro 4 (commissione del Festival Pergine Spettacolo Aperto, 2017)