La ballata dei Lenna (IT)
HUMAN ANIMAL
28 - 29 maggio 2019
ore 20.00
Lo spettacolo prende vita dalla lettura de Il re pallido, ultimo romanzo pubblicato postumo dell’americano David Foster Wallace, dedicato all’eroica quotidianità di un gruppo di funzionari dell’Agenzia delle Entrate di una cittadina di provincia negli USA, con l’intento di indagare la noia, e la capacità/incapacità dell’essere umano di saper sopravvivere alla burocrazia. De Il re pallido, romanzo rimasto incompiuto, al seguito del suicidio di DFW, non restano che brandelli di storie non finite in cui possiamo scorgere le esistenze frammentate dei protagonisti, e respirare il tormento di DFW nel tentare a tutti i costi di trovare un senso all’esistenza umana.
Partendo da qui, La Ballata dei Lenna attraverso un percorso di immedesimazione con l’autore, ha condotto nell’arco di alcuni mesi, una ricerca all’interno di diversi uffici dell’Agenzia delle Entrate del nostro Paese, con l’intento di indagare un mondo che nell’immaginario comune di eroico ha ben poco. Il materiale ha prodotto una drammaturgia originale che gioca con la frammentarietà del romanzo per dar vita ad un docuteatro che dona, assieme allo sguardo degli spettatori, un nuovo senso all’opera.
Spettacolo – in italiano
Di Paola Di Mitri Regia Nicola Di Chio, Paola Di Mitri, Miriam Fieno Con Nicola Di Chio, Paola Di Mitri, Miriam Fieno Voce narrante Alex Cendron Luci e visual concept Gennaro Maria Cedrangolo e Eleonora Diana Video e riprese Vieri Brini e Irene Dionisio Costumi Valentina Menegatti Produzione La Ballata dei Lenna Produzione esecutiva ACTI Teatri Indipendenti Sostegno alla produzione Hangar Creatività, ZONA K Milano, Factory Compagnia Transadriatica, Principio Attivo Teatro In collaborazione con Scuola Holden
La Ballata dei Lenna è un collettivo di ricerca teatrale fondato da Nicola Di Chio, Paola Di Mitri e Miriam Fieno che nasce nel 2012 alla Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine, dove i tre attori si formano e si diplomano. Il lavoro di compagnia si concentra sullo studio delle relazioni tra la collettività e il suo quotidiano, nel tentativo di mettere in evidenza i punti di attrito dell’immaginario contemporaneo. L’idea del teatro come una rappresentazione collettiva porta la compagnia alla ricerca e all’uso di una varietà di linguaggi, che vanno dalla centralità dell’attore alla sua scomposizione, dalla parola al movimento, dal suono all’immagine. I tre artisti fondano il loro lavoro in una prospettiva che comprende l’arte dell’autore, il mestiere di interprete e il ruolo di direttore della scena.